Week 16: ancora perfezionamenti, sonno sonno sonno

Buonasera miei drughi.
L'assonnato ammasso di occhiaie in cui mi sono trasformata è qui per farvi un resoconto della prima carrellata di obiettivi (con quante cazzo di b volete voi ;) ) della settimana.

Cominciamo dicendo che ho scelto una settimana piuttosto infelice per riempirmi di cose da fare, e che il mio primo esperimento non è andato esattamente come speravo: ma si possono fare dei miglioramenti. Ecco gli obiettivi:

- Inserire almeno 250 nuovi kanji in Anki: vittoria, onore, orgoglio.
Ebbene sì, sono riuscita a mantenere lo standard anche se questo ha significato niente birra per tutta la settimana. Al momento sono a quota 1804 kanji inseriti in anki e me ne mancano circa 240. Prossima settimana si finisce! Fra i kanji più simpatici che ho incontrato questa volta sono degni di nota fertilizzante e astringente, che cercherò ovviamente di utilizzare in più occasioni possibili.

- Finire di leggere "getting things done" di David Allen: fallimento, sconfitta, disonore.
Allora. Per quanto io ami leggere e per quanto questo libro sia geniale, ecco, questa settimana proprio non era il caso di fissare un obiettivo del genere. Troppa roba da fare. Il bello è che quello di cui parla questo libro è proprio un metodo per organizzare il proprio tempo in modo da riuscire ad essere produttivi senza stress. Ahem.

- Fare 3 cose insolite: ooooh yeah.
Fatte tutte e tre. E sono anche soddisfatta. Ecco qui che cosa ho fatto:
CosaInsolitaNumeroUno - così, perché mi andava, ho provato per una settimana a sorridere a qualsiasi persona che incontravo, mantenendo il contatto visivo. Al lavoro, a casa, in giro... a tutti. E a parte sentirmi una mezza idiota con una paralisi facciale, i risultati sono stati interessanti: ho notato che nel caso dei conoscenti, la maggior parte delle persone mi sorridevano a loro volta ovviamente, poi ci salutavamo e inevitabilmente, nell'istante stesso in cui pronunciavano la parola "ciao", distoglievano immediatamente lo sguardo. Della serie "sorrido a te ma poi saluto il pavimento". Invece nel caso degli sconosciuti, è successa una cosa interessantissima: il 90% delle persone a cui sorridevo mi sorridevano in risposta (l'altro 10% sguardo sospettoso-chissà perché..) ma la cosa straordinaria è che quasi tutti quelli a cui sorridevo... poi mi salutavano! Certi a voce, certi con un cenno della testa, ma il mio sorriso faceva proprio cambiar loro atteggiamento. Partivano da una faccia neutra, poi mi vedevano-faccia sorpresa-mezzo sorriso-sorriso-sorriso grande......"ciao". Così senza motivo.
Provate una volta, è divertente.
CosaInsolitaNumeroDue - sabato e domenica mi sono alzata alle 7. No, non dovevo lavorare. Semplicemente volevo allungarmi un po' la giornata. Mi sono alzata, ho acceso il computer, ho fatto stretching nella fioca luce bianca del mattino nuvoloso, qualche esercizio. Poi ho fatto una colazione come si deve - caffelatte, pane tostato, succo d'arancia, frutta secca - e infine sono tornata in camera e ho schiaffato una quarantina di kanji in anki. Il bello di tutto ciò? Arrivare all'ora in cui di solito comincia la mia giornata con la consapevolezza di aver già fatto un casino di cose. Da rifare. Beh... non di domenica, però.
CosaInsolitaNumeroTre - ah, questa vi piacerà. L'altro giorno stavo cercando di farmi venire un'idea per qualcosa di insolito da fare, ma ero a corto di ispirazione. E come fanno tutti i giovani nel 2012 quando hanno un problema, ho cercato la soluzione su internet. Sono finita sul blog di un irlandese che sta girando il mondo e raccontando le sue avventure, e ho trovato un post interessante. Quello che mi piace di questo tipo è che continua a ripetere che tutto quello che facciamo, o quasi, lo facciamo per abitudine e imitazione. Quante cose abbiamo davvero deciso di fare noi? Con questo pensiero, invita a mettere sempre in discussione tutto e provare sempre cose nuove. Perché dormi su un letto? Perché mangi carne? Perché fai così e non così? Provare, provare, provare. E poi decidere. Ma trovare una vera ragione per tutto quello che si fa. L'articolo in questione parlava appunto di un esperimento che il tizio stava facendo: lavarsi senza shampoo per tre mesi. Ora, conoscendomi questo è un titolo che non può passare inosservato sotto i miei occhi, e infatti l'ho letto. Ho scoperto subito un paio di cose interessanti, tipo che ci sono un bel po' di persone che hanno fatto questo esperimento e ora si lavano esclusivamente con l'acqua (a parte le mani). Parte tutto da una domanda: ma davvero ci siamo evoluti in degli esseri che hanno bisogno di una quantità industriale di roba chimica spalmata sui nostri corpi per sopravvivere? La nostra pelle, i nostri capelli, non saranno capaci di produrre da soli delle sostanze? Ora, al di là del fatto che le prime due parole che mi sono venute in mente all'idea di lavarmi senza shampoo/sapone sono state hippie e punkabbestia, io volevo una cosa insolita e l'avevo trovata: ho provato a farmi la doccia usando solo acqua, in fondo ne ho fatte di peggio. Com'è andata? Magari ve lo racconto nel prossimo post se vi interessa, ché qui ci stiamo dilungando anche troppo. La cosa importante è che mi sono resa conto che sono davvero TANTE le cose che diamo per scontate ogni giorno, senza mai farci delle domande o questionare niente. Cioè... e se per caso i miei capelli fossero perfettamente in grado di produrre gli oli necessari per renderli lisci e morbidi, e io avessi passato 24 anni a impedirglielo?

- Uscire apposta per fare una foto: aaargh
Questo è stato un errore. Dopo un anno di project 365 avrei dovuto saperlo che se non ho ispirazione, non produco. E purtroppo questa settimana l'ispirazione fotografica non c'era, e se c'era non aveva tempo per palesarsi. Quindi niente foto. Fail.

Ne esco in parità, 2-2 palla al centro. E ora passiamo ad introdurre gli obiettivi della prossima settimana prima che mi addormenti.

- Finire una volta per tutte di inserire quei fottuti kanji in Anki
- Scrivere 2-3 post in giapponese su lang-8.com
- Fare le ripetizioni di Anki ogni giorno

Mi limito a 3 questa volta. Spero che questo post non sia stato soporifero, devo ancora capire come impostare la cosa. Senza contare che c'è Morfeo che sta rompendo le palle da due ore appeso alle mie palpebre per farmele chiudere.
Ora però sono curiosa: avete mai provato voi a fare qualche esperimento come quelli qui sopra? Stupido o intelligente, non importa... tanto siamo su internet, c'è sempre qualcosa di peggio.


Visto che siete stati talmente fighi da leggere fin qui vi regalo una cosa: si parlava di punti di vista e di mettere in discussione tutto... beccatevi questo video di Steve Hughes, un comico australiano:


Buona nottpolikujytrsdcvhgbjkl (stila che collassa sulla tastiera)

3 rockers:

  1. l'esperimento del sorriso mi è piaciuto di più!! Oggi provo a farlo anch'io a Berlin poi ti dico

    (oggi sono Anonymous, yeah)

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  2. Bello bello bello :) Succhan questo blog sta proprio prendendo una bella piega!

    Io la cosa del sorridere a tutti l'avevo provata gia`, e` effettivamente bello! e alla fine mette felicita` anche a te stesso!

    Io invece sto facendo foto a cannone, imparando tante cose, facendo km e km e cercando posti per l'urbex ovunque! Ormai e` una droga!

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