Journey to the end...

Dunque...cinque magliette, due pantaloncini, un paio di jeans, due paia di calze, una gonna, svariati calzini/mutande/reggiseni, beauty case con lo shampoo che non ho ancora capito se devo portare io, gorillapod, fotocamere, ombrello, soldi, phon, lettore mp3, libro, asciugamani, sacco a pelo....tutto sopra al mio letto.
Preparativi. Alla fine del lavoro ho un letto di nuovo libero e le mie prossime due settimane di vita impacchettate per bene dentro uno zaino; in altre parole: Interrail.
Poche le cose pianificate, so solo che se la signora Ada del call center di Deutsche Bahn non mi ha presa in giro fra qualche ora mi troverò su un treno diretto a Berlino, e penso, utile il fatto che fra me e la mia ultima lezione di tedesco ci siano cinque anni di studio assiduo del giapponese. Sono quelle cose che ti fanno venire voglia di...non so...creare un gruppo su Facebook.
Ho la gola secca, le aspettative alte e le palle piene di stare qui; c'è gente che mi aspetta lungo la strada, e gente che non sa che mi incontrerà. Io cerco di non pensare troppo a dove mi trovavo un'anno fa a quest'ora e vado. Ittekimasu.

E allora let's go! Datemi tanti language mindfuck e tante cose da fotografare, datemi persone nuove. E no signora, non glie lo pago il biglietto del treno, vede, qui c'è scritto che posso andare dove cazzo mi pare. Global pass, you see?
Quando torno aspettatevi dei bei post, e forse che riusciamo a dare un po' di vita a questo blog...
Ma mi raccomando, non aspettatemi alzati.

0 rockers:

Posta un commento

 

Post più popolari